Quando parlando di pavimentazioni si utilizza la parola vetro bisogna in primo luogo capire a cosa ci si voglia riferire, poiché solitamente il senso comune associa questo termine alle superfici verticali quali finestre o al limite alle facciate continue e mai ai pavimenti. Il vetro come pavimentazione può essere impiegato in svariati modi.
Il pavimento vetrato per eccellenza è la versione più moderna e high-tech che esista oggi in commercio: si tratta di un vero e proprio solaio con capacità portante fatto di superfici pedonabili completamente trasparenti realizzate in vetro strutturale. I pavimenti di questo tipo possono essere realizzati in modi differenti, abbinando il materiale a strutture metalliche, lignee o anche a travi fatte anch’esse di vetro; mentre le tipologie di applicazione che si prestano a questo tipo di solaio sono praticamente infinite, solitamente però sono soluzioni che trovano ampio impiego in spazi pubblici espositivi e molto più di rado nell’edilizia residenziale, dove eventualmente vengono utilizzati per realizzare soppalchi e più spesso scale.
Vi è poi il cosiddetto "Crystalpavè", utilizzato per realizzare solo porzioni di pavimentazione ad uso prevalentemente decorativo: in pratica si cammina su delle lastre di vetro trasparenti al di sotto delle quali si possono mettere decori di qualunque tipo, pietre, oggetti, fiori e quant’altro. Le sue qualità, in primis l’originalità e a seguire la trasparenza e la luminosità, ne fanno l'attrazione principale di ogni ambiente che lo esibisce. In realtà è molto utilizzato nei locali alla moda, come i ristoranti o nelle gallerie espositive e per finire anche e soprattutto nei restauri quando si vuole permettere al visitatore di vedere cosa è stato ritrovato e cosa c’è sotto i propri piedi.
Esistono anche pavimenti più tradizionali come quelli realizzati in vetro cemento. Solitamente quando questo tipo di materiale viene applicato alle pavimentazioni si tratta di ambienti esterni al di sotto dei quali normalmente vi sono altre zone accessibili che hanno bisogno di illuminazione proveniente da fuori. In realtà i blocchetti di vetrocemento, disponibili in una grande varietà di colorazioni e finiture superficiali, sono elementi molto versatili che consentono di adattarsi perfettamente ad ogni contesto: dai gradini, alle balconate, piuttosto che a solai e ammezzati di spazi commerciali, lavorativi ma anche residenziali, unendo funzionalità e design, e soddisfacendo una duplice esigenza: quella strutturale da un lato (che richiede sicurezza e stabilità), e quella luminosa dall’altro.
Da ultimo, dopo diversi anni di studi e ricerche, sono stati realizzati da alcune aziende, tra cui in Italia spicca la B-Matrix (www.b-matrix.it), pannelli in vetro con perle di cristallo per pavimenti sopraelevati, che sono ciò che si avvicina di più al tradizionale concetto di pavimentazione. Si tratta sostanzialmente di un nuovo concetto di piastrella, che si è inserito di prepotenza nel settore dei pavimenti di alto livello, costituito da due vetri temperati di tipo extra-chiaro, personalizzabili in dimensione e forma, ai quali viene interposta una cornice in acciaio inox lucidato che è possibile retro illuminare, all’interno in vista vi sono cristalli colorati ottenuti artificialmente che rendono questo rivestimento prezioso e sfavillante.
Parlando di vetro bisogna comunque considerare che in ogni caso è sì un materiale molto scenografico ma altrettanto pericoloso, poiché altamente scivoloso, soprattutto se bagnato e sul quale lo sporco e la polvere si notano immediatamente, per cui raramente trova impiego in ambienti domestici mentre, proprio per la sua valenza estetica, la sua trasparenza e la sua capacità di donare luce agli spazi viene sempre più utilizzato in luoghi espositivi e locali pubblici.
Sara Raggi