Pavimenti Camera da Letto

travertino

Bisogna innanzitutto considerare che in generale le pietre naturali non rappresentano di certo il miglior rivestimento possibile per la pavimentazione di una camera da letto, solitamente si tende a preferire il legno o la moquette che sono materiali più “caldi” e confortevoli, sia da un punto di vista emotivo che da quello più propriamente tattite.

La stanze da letto sono sicuramente uno degli ambienti domestici più utilizzati, ma diversamente da altri locali sono adibite a funzioni paticolari come dormire, riposarsi e rilassarsi che tipicamente non implicano una grande frequenza di passaggio sul pavimento, che risulta essere più che altro uno sfondo che funge da cornice ai mobili e soprattutto al letto. Per questo motivo nel momento in cui si sceglie il tipo di pavimento di una camera si tende a trascurare le caratteristiche più prettamente pratiche e funzionali quali la resistenza, la durabilità e  la manutenibilità per dare piuttosto maggiormente risalto a fattori puramente estetici e attinenti al gusto personale.

Tuttavia tra tutte le pietre il travertino, con le sue colorazioni calde e rilassanti, il suo aspetto elegante e raffinato ma allo stesso tempo accogliente e rassicurante, si presta meglio di altre ad essere impiegato in questo tipo d’ambiente, soprattutto se si tratta di camere arredate in modo classico o con mobili rustici dal sapore etnico.

La bellezza e l’attualità di questa pietra deriva proprio in gran parte dalla varietà di splendide colorazioni spaziano dal panna, al crema, al nocciola sino al noce; inoltre si presenta con sfumature delicate e venature del tutto naturali che rendono le superfici uniche e particolarmente affascinanti.

Nella finitura “cobbled” ed in quella bocciardata il travertino è perfetto per le pavimentazioni di stanze da letto di casolari o dimore di campagna, esaltando la "rusticità" e la vetustà dei luoghi; la finitura anticata e quella lucida sono invece l’ideale per le camere “di una volta”, dal sapore antico, con letti a baldacchino o molto alti, in legno massello, impreziositi da tessuti pregiati. È possibile poi in stanze abbastanza spaziose, dove la parte di pavimento a vista è rilevante creare geometrie e disegni particolari utilizzando formati e tonalità diverse di travertino.

Anche l’impiego di tappeti, scelti in una colorazione simile a quella della pietra utilizzata ma di tonalità contrastante (dunque chiara se posata sul travertino scuro e viceversa), può contribuire a rendere ancora più caldo ed accogliente nonché più elegante e prezioso l’ambiente.

Benché si potrebbe pensare che una pietra così “classica” ed “antica” come il travertino non si presti assolutamente ad essere utilizzata in stanze arredate in modo moderno, non è assolutamente detto: è vero che probabilmente la resa ideale si ha per ambientazioni di tipo più tradizionale ma è possibile ottenerne di splendide anche impiegando ad esempio un travertino dall’effetto molto naturale (come quello cobbled) accostandolo a mobili attuali, dalle linee essenziali, rigorose, pulite e con superfici lucide, a specchio o in legno (dalle tonalità opposte a quelle della pavimentazione come il wengè con il travertino chiaro o il rovere sbiancato con il travertino scuro) evidenziando volutamente il contrasto tra vecchio e nuovo, tra materia “grezza” e “tecnica”.

Il travertino, dal punto di vista pratico, non è una pietra particolarmente resistente rispetto ad altre, è abbastanza dura e può facilmente graffiarsi o scalfirsi ed è porosa per cui tende ad assorbire i liquidi, ma questo non è un problema per le camere da letto poiché si tratta di ambienti che non presentano particolari rischi per le superfici del pavimento, per cui non è necessario sottoporle a particolari trattamenti di levigatura e lucidatura che invece sono consigliabili per l’utilizzo in soggiorni, cucine o spazi sterni.

Immagine tratta da www.casacaminetto.it

Sara Raggi

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