Il granito, come il marmo, è una pietra naturale di origine vulcanica composta di diversi elementi: questi, combinati in percentuali diverse, creano una moltitudine di colorazioni, venature e granulosità tali da creare una vastità di combinazioni che rendono il granito adattabile ad ogni tipo di arredamento della nostra cucina qualunque sia lo stile, il materiale e il colore prevalente.
La struttura molto compatta composta da silice, quarzo, alcalini e minerali (zircone, magnetite, ecc) determina la nota durezza che caratterizza il granito; questa caratteristica lo rende adatto ad ambienti difficili dove eventuali incidenti potrebbero pregiudicare l’originale bellezza...nel nostro caso, quindi, possiamo affermare che in cucina è particolarmente indicato soprattutto quello con trattamento antimacchia.
Non dobbiamo, infatti, sottovalutare l’origine naturale del materiale e la sua porosità che potrebbe determinare assorbimenti ed eventuali macchie.
Oggi, per limitare questi inconvenienti, esistono trattamenti antimacchia, come citato in precedenza, capaci di impermealizzare efficacemente il materiale e renderlo immune agli aloni.
La finitura usata prevalentemente, se non unicamente, in cucina è quella lucida: questa lavorazione ottenuta tramite levigatura con grane abrasive sempre più sottili rende la superficie via via sempre più lucida fino ad arrivare ad ottenere un effetto specchio.
Immagini da http://www.zenithc.com/
Sara Raggi