Come scegliere il pavimento perfetto per la propria cucina

Parquet per la cucina

Parquet

Il legno non è di certo il materiale che di primo acchito assoceremmo al pavimento di cucina, o almeno non lo era fino a qualche decennio or sono. Oggi in realtà spesso si sceglie di posare in tutta la casa il medesimo tipo di pavimentazione, soprattutto quando le superfici non sono molto grandi o, comunque, quando si ha a che fare con i cosiddetti “angoli cottura” inseriti all’interno del living:  in questi frangenti nella maggior parte dei casi la scelta ricade proprio su determinati tipi di parquet.

Il legno d’altro canto è un materiale amatissimo: caldo sia alla vista che al tatto, naturale, piacevole, accogliente, familiare, si intona alla perfezione con qualunque stile d’arredamento, per cui non passa mai di moda e difficilmente ci stuferemo di vederlo, al contrario magari di altre soluzioni un po’ più particolari, che oggi sono molto di moda, ma che magari un domani potremmo pentirci di aver scelto! Il difetto maggiore che si può imputare a questo tipo di materiale è che di per sé è piuttosto delicato: il legno in effetti è un ottimo isolante sia termico che acustico, ma di contro è poco resistente agli urti ed essendo un materiale “vivo”, soffre in modo particolare l’esposizione al calore e all’umidità, per cui di primo acchito si persa sia meglio evitare di utilizzarlo in cucina così come anche in bagno.

Anche in questo caso dovremo però distinguere tra parquet in legno massello e pavimentazioni prefinite o laminate: di certo i parquet in “vero legno” pur essendo i più belli ed i più pregiati risultano essere anche quelli che creano maggiori problemi in un ambiente così a rischio come quello della cucina, anche se di contro bisogna ammettere che su questo tipo di superfici è sempre possibile intervenire con rilamature e lucidature successive che “cancellino” i segni del tempo.

Oggi poi, proprio grazie all’impiego di  trattamenti superficiali particolari, molti problemi sono del tutto superabili e anche in cucina si può posare il parquet senza grossi inconvenienti, soprattutto se si opta per determinate essenze più resistenti e meno sensibili, come ad esempio il teak o l’iroko.

Chiaramente il laminato non presenta alcuna controindicazione nell’uso, venendo impiegato anche per pavimentare le superfici commerciali, ma in molti casi, se non si opta per prodotti di altissima gamma il suo aspetto potrebbe essere davvero poco naturale; il parquet prefinito è forse quello che tutto sommato crea più problemi, anche perché una volta rovinato non può essere riparato.

Sara Raggi

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