Quando si parla di granito ci si riferisce ad una pietra naturale, essenzialmente composta da quarzo, dalla struttura olocristallina che ne caratterizza fortemente l’aspetto: si presenta infatti in “grani” di dimensione variabile (l’etimologia latina della parola granito deriva proprio da “granum”), a volte con la presenza di veri e propri megacristalli.
Quando per il pavimento dell'ingresso si decide di impiegare un materiale lapideo, sia esso il granito, il marmo, la quarzite, il travertino o un altro ancora, è perché si intende dare a questo ambiente una certa importanza, conferendogli un senso di eleganza, fascino e preziosità senza eguali. Senza dubbio il granito, essendo un materiale molto sobrio e allo stesso tempo estremamente resistente, trova impiego in ambito residenziale nelle pavimentazioni ma soprattutto per la realizzazione di particolari di dettaglio quali cornicioni, davanzali, soglie e piani cottura delle cucine.
Il granito è una pietra molto dura e praticamente inalterabile, compatta ed impermeabile, ha davvero una durata infinita perché non si scalfisce, non si segna, non è porosa e dunque non assorbe nulla. A differenza del marmo è di difficile lucidatura, dunque molte volte viene solo levigato e conserva in questo modo una superficie semi-lucida. Nonostante abbia caratteristiche tecniche più elevate rispetto al marmo e ad altre pietre calcaree è molto meno impiegato all’interno degli ambienti domestici e dunque anche negli ingressi, perché senza dubbio ha una resa estetica inferiore e viene considerato troppo freddo ed impersonale; in realtà anche il fattore economico non è da sottovalutare il granito infatti é ancora più costoso del marmo (che già tra i materiali impiegati per le pavimentazioni è tra i più cari). Proprio per queste sue particolarità che lo rendono estremamente resistente viene però impiegato molto spesso per pavimentare le zone d’ingresso, le aree comuni nonché le scale di condomini e palazzine, sia che si tratti di ambienti interni che esterni, è in grado infatti di resistere perfettamente all’esposizione degli agenti atmosferici.
Le colorazioni del granito sono abbastanza varie in modo da poter venire incontro alle esigenze più disparate: spaziano dal nero passando per tutte le gradazioni di grigio, sino ad arrivare a tonalità più chiare tipiche del giallo e del rosa, ma ne esistono anche varietà tendenti all’azzurro e soprattutto al verde; dipende molto dal giacimento in cui si estrae la pietra poiché ciascuno è caratterizzato dall’influenza di determinate sostanze, ad esempio il colore rosso-rosa è indice dalla presenza di ossido ferrico.
Senza dubbio per ciò che concerne l’aspetto prettamente pratico il granito rappresenta un’ottima alternativa per la pavimentazione dell’ingresso (infatti è in assoluto la pietra utilizzata nelle aree comuni condominali dove la funzionalità è predominante rispetto all’estetica e dove non è un problema il fatto che l’ambiente risulti un po’ impersonale e freddo): si tratta di un materiale indistruttibile, che non ha bisogno di particolare manutenzione e risulta facilmente pulibile.
Soprattutto nelle case moderne in cui l’ingresso è rappresentato non da un vero e proprio locale ma piuttosto da una porzione di spazio attrezzato all’interno della zona living, non è da sottovalutare l’idea di poter realizzare una parte della pavimentazione, quella destinata all’accoglienza vera e propria, in granito magari colorato (rosa, azzurro o verde) e di accostarla in modo che si compenetri con quella del soggiorno, magari in parquet. In questo modo si otterrebbe il duplice risultato di avere un pavimento molto resistente e raffinato per la zona d’ingresso senza che l’ambiente risulti troppo freddo perché “scaldato” dal vicino parquet.
Immagini tratte da www.biasiemilio.it e www.sironimarmi.it
Sara Raggi