Quando si parla di marmo, si parla senza ombra di dubbio di un materiale pregiato e costoso che conferisce agli ambienti in cui viene impiegato un senso di eleganza, preziosità, bellezza e raffinatezza senza eguali. Al giorno d’oggi nell’edilizia residenziale l’impiego di questo materiale per i rivestimenti e le pavimentazioni ha subito senza dubbio un netto decremento rispetto al passato soprattutto a causa dei costi elevati, non solo del materiale stesso, ma anche della sua lavorazione e della manodopera specializzata necessaria per effnutentivi, ne hanno ulteriormente frenato la richiesta.
Nei grandi palazzi e nelle ville lussuose dei nobili di un tempo gli ingressi pavimentati in marmo erano un elemento irrinunciabile e molto spesso venivano posati in modo da creare effetti mosaicati, rosoni o particolari motivi geometrici. Ancora oggi in molte delle palazzine presenti nelle nostre città e realizzate intorno agli anni ‘70 l’ingresso alle parti comuni ed il vano scala sono pavimentati in marmo.
Usare questo tipo di materiale per la pavimentazione del proprio ingresso significa valorizzarlo al massimo e voler trasmettere a chi entra non solo una sensazione di eleganza ma anche un certo sfarzo: viene un po’ meno con l’impiego del marmo la sensazione di calda accoglienza della casa come "nido" per lasciare il posto ad una funzione più seria, importante e distaccata, di vero e proprio ”ricevimento” e di rappresentanza. Bisogna inoltre considerare che il marmo è un tipo di rivestimento che si addice in particolar modo ad ambienti abbastanza ampi, quindi va impiegato nel caso in cui si disponga di una vera e propria stanza da dedicare all’ingresso degli ospiti.
A volte poi il marmo non incontra perfettamente il gusto moderno: soprattutto se utilizzato nelle classiche tonalità calde del rosa e del crema si presta maggiormente ad ambienti arredati in stile antico, magari impreziositi da lampadari in vetro di murano e da qualche pezzo di mobilia d’antiquariato; mentre invece ben si addicono anche ad arredamenti moderni le superfici lucidate dei marmi neri o bianchi.
Solitamente comunque il marmo viene scelto come materiale per la pavimentazione di grandi saloni di ingresso, in abitazioni di un certo prestigio dove quest’area funge appunto da “luogo di rappresentanza” e dalla quale si accede a tutte le altre stanze; spesso si opta per il marmo nelle ville di una certa importanza quando dall’ingresso si scorge e si accede ad una rampa di scale che porta ai piani superiori e che sarà anch’essa rivestita dello stesso materiale.
Se però per impreziosire l’ingresso della propria abitazione non si vuole rinunciare al fascino senza tempo di un pietra naturale, soprattutto quando non si può parlare di vero e proprio “salone di ingresso” ma solo di una piccola parte dell’area living attrezzata per accogliere chi entra, è possibile anche utilizzare delle soluzioni come un pavimento a mosaico che ricoprano solo una piccola parte della pavimentazione, quella appunto destinata alla funzione di accoglienza, in abbinamento con altri materiali usati per coprire tutto il resto della zona giorno, quali il legno.
Infine bisogna considerare l’aspetto funzionale e tecnico del materiale: sebbene il marmo sia molto resistente, per mantenere inalterato il suo aspetto ha assoluto bisogno di cure, per cui il suo impiego negli ambienti di ingresso è sicuramente più indicato che in altre aree della casa, quali la cucina, ma necessita comunque di particolari accortezze.
Immagini tratte da: www.anticheterme.it e www.casacaminetto.it
Sara Raggi