Il travertino è una pietra naturale particolarmente affascinante, dall’aspetto sobrio ed elegante capace di donare splendore e raffinatezza ad ogni ambiente in cui viene posato. Tecnicamente viene classificata come roccia sedimentaria calcarea ed il suo impiego nel campo dell’edilizia si può far risalire ai tempi della Roma antica (all’incirca I millennio a.C.): molti capolavori d’arte, tra cui ad esempio la fontana di Trevi, sono stati realizzati in travertino e tutt’oggi questo materiale viene impiegato anche come rivestimento delle superfici esterne verticali di grandi edifici destinati a funzioni importanti.
Tra le pietre è forse la più indicata per la pavimentazione dell’ingresso di un’abitazione perché nonostante renda “importante”, classica e d’effetto la zona d’accesso alla casa permette comunque di percepire una calda sensazione di accoglienza, per cui la scelta del travertino risulta perfetta sia per funzioni di rappresentanza che per dare quel senso di protezione e conforto che ci si aspetta di trovare rientrando a casa propria.
Inoltre il travertino risulta adattarsi perfettamente a qualsiasi tipo di arredamento da quello più classico e tradizionale a quello più moderno ed eccentrico. Dipenderà molto anche dal colore, dal tipo di finitura e dal disegno di posa scelti: per ambienti più giovani ed attuali è bene scegliere un'unica tinta, meglio se chiara e formati di lastre piuttosto grandi posati in maniera regolare; per gli ambienti più raffinati e dal sapore antico è invece preferibile optare per vari tipi di combinazioni, sia di formati che di tinte, che permettono di impreziosire ulteriormente ambienti già eleganti.
La sua incomparabile bellezza, che ne ha decretato il successo fin dai tempi antichi, è dovuta in gran parte alla meravigliosa varietà di colorazioni in cui questa pietra è disponibile, che dipendono essenzialmente dagli agenti esterni che hanno influenzato la sedimentazione del carbonato di calcio di cui il travertino risulta composto: si tratta di tonalità assolutamente naturali che variano dal bianco, al panna, al crema, al beige, sino al rosa e al noce.
Per quel che concerne le caratteristiche tecniche il travertino, tra i materiali lapidei, in realtà non è senz’altro il più eccelso, infatti la sua porosità e l’intrinseca durezza lo rendono facilmente soggetto a fenomeni di usura: può graffiarsi e scalfirsi irrimediabilmente se viene a contatto con oggetti metallici appuntiti e risulta essere particolarmente assorbente, per cui se viene bagnato con sostanze acide, che tendono a sciogliere il calcare, si formeranno sulla superficie delle macchie impossibili da cancellare. Tuttavia questi limiti, intrinseci della struttura e della composizione chimica del materiale, non hanno portato all’abbandono dello stesso, ma piuttosto allo sviluppo di tecnologie che permettessero di proteggere adeguatamente il travertino.
Se dunque si sceglie di impiegare il travertino per il pavimento del proprio ingresso sarà bene trattare le superfici attraverso la stuccatura (o resinatura), trattamento ideato per riempire i pori caratteristici di questo materiale, livellandolo ed impermeabilizzandolo. Infatti nel momento in cui si decide che tipo di pavimento posare nella zona d’ingresso della propria casa bisogna sempre ricordarsi che si tratta di un’area filtro tra ambiente interno ed esterno e tale è anche per lo sporco proveniente da fuori, si tratta del locale maggiormente soggetto a rischio impronta e di quello che più facilmente entrerà in contatto con la pioggia, il fango, la sabbia e quant’altro.
Per mantenere più a lungo possibile integro l’aspetto delle superfici, è bene pulire il pavimento in travertino spesso, con un panno umido e detergenti assolutamente neutri, perché quelli aggressivi o acidi macchierebbero irrimediabilmente il pavimento, se per caso questo dovesse venire in contatto con sostanze per esso nocive sarà bene intervenire tempestivamente semplicemente passando una spugna bagnata.
Immagini tratte da www.sitemrampolano.it
Sara Raggi